Informale, elegante, moderno. Questo stile arriva dagli anni ‘70 ma è più in voga che mai: scopri come arredare con i lampadari in stile industriale.
La riqualificazione delle vecchie fabbriche in America e in Europa negli anni ‘70 ha permesso la nascita di quello che oggi chiamiamo stile industriale. Nonostante il suo nome rozzo, l’uso di materiali di recupero e linee chiaramente rubate alle fabbriche possono essere estremamente chic. Sceglili per l’illuminazione della zona living della tua casa con le proposte dei designer Axolight.
Lampade e lampadari di design sono infatti ricercati nei minimi dettagli, e offrono solo a una prima occhiata l’impressione di semplicità e riutilizzo di materiali. A ben guardare, ogni linea, ogni dettaglio, ogni colore e ogni materiale sono stati definiti con cura per rendere l’arredamento di cucina e soggiorno veramente accattivante.
Il lampadario a sospensione industriale in cucina
Quando si parla di lampadari industriali, non si può che pensare al ferro, all’ottone, alla brillantezza del metallo che riflette infiniti riverberi di luce. Il minimalismo è nelle forme, essenziali e geometriche o addirittura inesistenti. Il fulcro è sul punto luce nelle lampade a sospensione semplicissime e quasi nude, circondate da gabbie di metallo. Oppure da niente.
Hoops by Giovanni Barbato è un perfetto esempio del primo caso: a raccogliere la luce è un gomitolo di fili dalle linee sinuose ed essenziali, che rendono l’atmosfera in cucina calda e accogliente. Più chic ma altrettanto essenziale il flusso luminoso che sgorga da Cut, un brillante piatto in alluminio orinetabile che fa da protagonista su tavoli da pranzo e penisole in cucina.
Un soggiorno in stile industrial chic
Anche per la zona giorno un lampadario industrial chic è la scelta ideale: le linee minimaliste non distolgono l’attenzione dal mobilio di questa area della casa, ma allo stesso tempo la illuminano in maniera ricercata. Così fanno le lampade della linea Jewel Mono, con i loro riflessi satinati in oro o nero.
Anche il colore infatti conta tantissimo per questa tipologia di arredamento: toni saturi e materiali “pieni” come i metalli sono perfetti, così come il loro opposto, come nella linea di soluzioni modulari Pivot. Queste creano un disegno unico sul soffitto del soggiorno, giocando con le forme e le posizioni dei punti luce e disegnando costellazioni proprio nella zona della casa in cui si sogna ad occhi aperti.
Non solo lampadari: le altre soluzioni per un’illuminazione industriale
Se il lampadario in stile industriale è un must, in un loft moderno o in un appartamento stiloso non possono mancare anche degli altri punti luce che richiamano questa perfetta essenzialità. Parliamo di lampade da terra estremamente semplici, che danno subito un tocco minimalista ma chic alla zona lettura.
Oppure dei faretti di luce al led, posizionati con maestria per illuminare una parete a contrasto o sdrammatizzare un pezzo d’arredo particolarmente prezioso. Enfatizzare il tuo amore per questo stile di arredamento è facile: punta su tonalità sature, materiali semplici o di recupero e linee geometriche. Puoi farlo con i divani, il tavolo da pranzo, i dettagli di una cucina industrial chic.
Lampadari in stile industriale nei ristoranti
Un tocco industrial può rinnovare anche un locale pubblico: un ristorante dallo stile easy ma ricercato gioverà di un lighting design su questo stile. Lo stesso vale per alberghi e pub in cui il fascino dell’ottone e del legno non lavorato fa da padrone. Anche in questo caso, sarà la conformazione dell’ambiente a guidarti nella scelta dei punti luce. Un solo lampadario in stile industriale o più lampade disposte nei vari angoli, o ancora delle luci a sospensione che percorrono la lunghezza del bancone. Illuminare i singoli tavoli con lampade di metallo o lampade riciclate è un ottimo modo per far sentire gli ospiti a proprio agio e creare un ambiente rilassato.
Si tratta infatti di uno stile che crea un’atmosfera calda, rilassante e divertente e che ben si sposa con i locali metropolitani e le zone giorno di case in campagna e in città. Se la sua nascita è avvenuta negli anni ‘70, il movimento steampunk lo ha proiettato in una visione fantastica e immaginifica del mondo a venire. Per un tuffo nel passato che però ha quel je ne sais quoi che guarda al futuro.