Per evitare errori bisogna redigere un progetto accurato e attento per ogni ambiente della casa, tenendo conto di alcuni aspetti determinanti che sono la scelta del sistema di illuminazione e della tipologia di lampade da installare. Scopriamo nel dettaglio i punti luce casa cosa sono e come fare per scegliere la posizione giusta.
Cosa sono i punti luce casa
I punti luce casa indicano le zone della casa dove verranno collocati i corpi illuminanti scelti per assicurare una perfetta illuminazione degli spazi. I corpi illuminanti sono tutte le fonti di luce disponibili, quindi lampade a sospensione, lampade da terra lampade da parete, faretti e tutto quanto è destinato a rendere gli ambienti perfettamente vivibili.
Vengono considerati punti luce anche gli interruttori, le prese, i deviatori e gli invertitori, in quanto erogano energia. Per stabilire dove collocare questi punti luce è però necessario progettare dove posizionare i corpi illuminanti. In base alla loro disposizione verrà progettato l’intero impianto di illuminazione.
Disposizione dei punti luce in casa
La disposizione corretta dei punti luce in casa è correlata alla collocazione dell’arredamento nei vari ambienti. Di conseguenza, bisogna stabilire dove disporre i pezzi di arredo per poter stabilire la posizione esatta dei punti luce.
Per facilitare questa fase è consigliabile quindi sistemare gli arredi e preparare uno schema punti luce casa che consente di individuare con estrema precisione dove devono essere posizionati.
Nella disposizione dei punti luce aver cura di calcolare l’illuminazione in modo tale da non lasciare zone buie, evitando comunque anche di creare eccessi che risulterebbero fastidiosi. Trovare un punto di equilibrio nella collocazione dei punti luce è fondamentale per assicurare una giusta illuminazione agli ambienti.
Come calcolare i punti luce nelle stanze
Come calcolare i punti luce nei vari ambienti? Questa fase è determinante per illuminare correttamente ogni spazio della casa. Per non commettere errori e illuminare bene ogni stanza bisogna sempre tenere conto del punto centrale, in cui generalmente si mette il lampadario, e stabilire gli altri punti luce in base all’ambiente, che può essere la camera da letto, la cucina o altro.
In questo modo è possibile calcolare per ogni stanza il numero di punti luce necessari per ogni stanza, che devono favorire un corretto svolgimento delle varie attività. La somma di tutti i punti luce è il risultato dei punti luce complessivi che servono nella casa.
Quanti punti luce sono necessari in ogni stanza
Facendo un calcolo approssimativo sui vari ambienti è possibile suggerire come disporre nel miglior modo possibile i punti luce. Nella camera da letto è fondamentale abbinare alla luce diffusa principale due punti luci da lettura da posizionare sui comodini, e si può anche aggiungere un ulteriore punto luce come ad esempio una lampada da terra che nelle ore serali può sostituire il lampadario.
Per il soggiorno è consigliabile scegliere dei punti luce da destinare ad ogni zona per illuminarla al meglio. Scegliere quindi un mix di illuminazione diretta e diffusa, che può essere una combinazione fra faretti a LED orientabili a soffitto, lampada da terra e lampada da tavolo, da collocare nei vari punti della stanza.
La zona living ha bisogno di diversi punti luce visto che in questa stanza si passa molto tempo durante la giornata e la sera piace magari sedersi su una poltrona per leggere o guardare la tv.
La luce per la cucina deve essere invece molto funzionale, deve essere principalmente intensa e deve garantire una perfetta visibilità del piano di lavoro. In cucina bisogna anche considerare una luce diretta in corrispondenza del tavolo e bisogna anche calcolare ulteriori prese per il frigorifero, il forno, la cappa e altri piccoli elettrodomestici.
Quale tipo di illuminazione scegliere per la casa
Dopo aver scelto il numero dei punti luce e dove collocarli è il momento di passare alla scelta della tipologia di illuminazione che si desidera avere all’interno degli ambienti. Per la zona living la luce ideale è quella diffusa, che illumina tutta la stanza, e che si rivela perfetta anche per il punto centrale della camera da letto.
Una luce indiretta è invece da destinare alle zone di passaggio come disimpegni e corridoi, per dare movimento all’illuminazione. La cure diretta è quella che assicura un’illuminazione completa di un punto specifico dello spazio, come è ad esempio quella che deve illuminare il tavolo da pranzo oppure il piano di lavoro della cucina.
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