La lampada Bul-Bo appartiene alla serie di arredi disegnati per il Centro Residenziale Olivetti a Ivrea (Torino) dallo studio di architettura Gabetti e Isola (Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Guido Drocco, Luciano Re) tra il 1968 e il 1971. Il contesto nel quale i progettisti operarono era quello ancora fortemente influenzato dalla mente illuminata di Adriano Olivetti, scomparso pochi anni prima.
Con la creazione di Bul-Bo si diede vita ad una lampada giocosa, ironica e funzionale, in perfetta aderenza a quel clima di “ribellione agli schemi” che, nella seconda metà degli anni ’60 del Novecento, avrebbe lasciato un’impronta indelebile nei costumi. A 50 anni di distanza, Axolight ripropone questo iconico oggetto d’illuminazione introducendo elementi contemporanei nel rispetto filologico del disegno originale.
Dal 2023 la lampada Bul-Bo disegnata da Gabetti e Isola è parte della collezione permanente alla TRIENNALE MILANO.
Famiglia
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La lampada Bul-Bo appartiene alla serie di arredi disegnati per il Centro Residenziale Olivetti a Ivrea (Torino) dallo studio di architettura Gabetti e Isola (Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Guido Drocco, Luciano Re) tra il 1968 e il 1971. Il contesto nel quale i progettisti operarono era quello ancora fortemente influenzato dalla mente illuminata di Adriano Olivetti, scomparso pochi anni prima.
Con la creazione di Bul-Bo si diede vita ad una lampada giocosa, ironica e funzionale, in perfetta aderenza a quel clima di “ribellione agli schemi” che, nella seconda metà degli anni ’60 del Novecento, avrebbe lasciato un’impronta indelebile nei costumi. A 50 anni di distanza, Axolight ripropone questo iconico oggetto d’illuminazione introducendo elementi contemporanei nel rispetto filologico del disegno originale.
Dal 2023 la lampada Bul-Bo disegnata da Gabetti e Isola è parte della collezione permanente alla TRIENNALE MILANO.
Famiglia
Bul-Bo
“Per creare la nuova Bul-Bo, lampada già oggetto di brevetto – spiega il team di Axolight – e applicare a essa materiali e processi produttivi contemporanei, è stato vitale e risolutivo ricorrere a un esercizio di maieutica estremamente emotivo che ci ha portati alla ricostruzione del pensiero progettuale degli autori dell’opera.
Aver dato una seconda vita a una lampada così importante per la storia del design moderno – che a cinquant’anni dalla sua prima edizione, rimane incredibilmente forte, non conforme, libera e rivoluzionaria – è un qualcosa che ci inorgoglisce, ci emoziona e arricchisce”.
“Nello sviluppo della nuova Bul-Bo, Axolight si è posta l’obiettivo di ricreare un’oggetto esteriormente fedele alla sua forma originale, ma in grado
di assolvere la sua funzione illuminante in maniera ultra contemporanea”.